Vita di P[i]

In occasione del restyling del logo ne approfitto per riattivare il blog. Lo faccio riesumando un post di qualche tempo fa che provava a spiegare il significato della lettera P. Con la promessa (o minaccia) di riprendere a pubblicare un post a settimana, vi lascio alla lettura e aspetto feedback sul logo.

Se non avete avuto ancora modo di vedere "Vita di Pi" vi consiglio di trovare un po' di tempo per farlo: è un film eccezionale con una storia meravigliosa.

Sono convinto che non esistano storie noiose ma solo storie raccontate male.

Vi faccio un esempio.

Se dico "Quella è una casa" vi ho dato una semplice informazione.

Se invece dico "Là dentro mangio, dormo, cresco i miei figli e ogni tanto piango" lascio indovinare qualcosa: insieme ad un'informazione trasmetto un'emozione.

La filosofia che muove il mio modo di lavorare è questa: trasmettere emozioni.

Questo blog nasce con l'intenzione non tanto di far conoscere Marco, ma di far capire le idee e i valori che muovono il mio modo di fotografare e riprendere: perché ancora prima delle fotografie e delle riprese, c'è una persona che scatta e riprende. Vorrei aiutarvi a capire se avete bisogno di qualcuno come me.

E quando parlo di me mi riferisco a P.

Hanno iniziato Fabio e Giulia (due Amici che hanno supportato in maniera straordinaria la mia attività) a chiamarmi così: sarà perché Marco è troppo commerciale, sarà che mi è suonato subito bene, fatto sta che ormai gli amici mi chiamano così.

Anche in questo caso se dicessi "la P è la mia lettera" darei solo un'informazione, ma se invece dicessi "in questa lettera c'è la mia essenza, l'espressione della mia passione, la visione di un amico" vi direi che è la conferma che anche in un dettaglio apparentemente noioso si può nascondere un'emozione che parla di noi.

Questo è uno dei motivi per cui trovate la P sul logo: in questo lavoro come nell'amicizia do' tutto me stesso.

“Le persone che incontriamo possono davvero cambiarci, a volte in maniera così radicale che dopo non siamo più gli stessi, neppure nel nome.” [Vita di Pi]